Un Sinodo per ascoltare tutti

Camminare insieme, come Mons. Pellegrino esortava a fare negli anni 60 nella diocesi di Torino, è diventato con Papa Francesco un processo e una realtà che ha preso il via anche nella nostra chiesa biellese: si tratta appunto del Sinodo che siamo chiamati a riscoprire e a realizzare. Infatti, non abbiamo più esperienza di cosa sia e di come si concretizza.

Per entrare nel cuore del Sinodo credo che si debba partire da un rinnovamento della nostra coscienza di credenti e di chiesa come fraternità e responsabilità comune di fronte al Vangelo. Il Sinodo, infatti, chiama a raccolta non solo preti e vescovi, ma anche il popolo di Dio, perché siamo tutti soggetti attivi, ben al di là delle classiche e cristallizzate distinzioni tra clero e laici. Le parole di un canadese mi sembrano chiarificatrici del processo che è chiamato a mettere in moto un sinodo: “riguarda insieme la lettura dei segni dei tempi (di quello che capita nella nostra storia) e le sfide particolari che l’annuncio del vangelo comporta, nonché le vie che questo annuncio del vangelo prenderà e la revisione delle pratiche pastorali e delle strutture ecclesiali che esso esigerà”.

Ma il modo di concretizzarlo è ancora più importante: ritrovandoci per ascoltarci, per dare la parola a tutti, per confrontarci e dialogare, per farci delle domande e cercare delle risposte, sia per le realtà che viviamo dentro la chiesa, come l’ascolto della Parola di Dio, Le celebrazioni dei sacramenti, la trasmissione della fede, i rapporti tra credenti; siamo testimoni credibili (e possibilmente efficaci) in quello che facciamo?

Ma l’ascolto e il dialogo vanno estesi anche all’esterno della chiesa, verso coloro che hanno abbandonato, i non credenti, la società e i suoi problemi e stimoli: abbiamo uno sguardo aperto e accogliente, non giudicante, favorendo il bene di tutti?

L’ascolto reciproco, lo scambio e la comunicazione, la condivisione e la solidarietà, il desiderio di giungere ad un consenso comune, la volontà di collaborare e cooperare, di dare e ricevere. E’ QUESTO LO SPIRITO SINODALE.


don Giovanni Perini