La schiavitù moderna

La schiavitù moderna

E se fosse tua figlia, tua sorella o la tua migliore amica?

E se fosse tua figlia, quella ragazza semi nuda che spesso vedi lungo le strade quando ormai è buio? E se fosse tua sorella, quella giovane donna costantemente avvicinata da un susseguirsi di uomini e costretta a subire indicibili violenze? E se fosse la tua migliore amica, lei. Quella fanciulla che spesso incontri mentre fai ritorno a casa, che tacitamente ti guarda quasi chiedendoti aiuto, ma che distoglie subito lo sguardo, per timore o per vergogna? CHE FARESTI, se fosse tua figlia, tua sorella o la tua migliore amica? Già, ma lei… non è né tua figlia, né tua sorella, né la tua migliore amica. E per fortuna!

Lei, è una ragazza. Tante sono queste ragazze sconosciute, diverse da noi, per cultura, per colore della pelle, per vissuto. E quindi che c’entri tu? Perché ti deve interessare di quella ragazza che non conosci, che mai conoscerai e che non intendi conoscere? Quella ragazza, che non è tua figlia, tua sorella o la tua migliore amica, fa parte del tuo mondo, anzi fa parte della tua città, fa parte di quel quartiere in cui vivi e lavori. Lei fa parte di tutte quelle ragazze che ogni anno vengono vendute, scambiate e sfruttate a vari scopi. Il business del traffico di esseri umani rappresenta la seconda economia illegale al mondo dopo il traffico di armi, frutta circa 32 miliardi di dollari all’anno e riguarda circa 21 milioni di persone, cifra che include molti, troppi bambini.

La tratta è un fenomeno molto attuale, molto vicino e presente anche nella nostra città, anche se non lo sappiamo, o spesso facciamo finta di non saperlo… Allora ci deve interessare che quella ragazza è ancora oggi sui bordi delle tue strade, che ancora una volta è costretta a mutare il proprio destino sul volere di altri. Ci deve interessare e ci deve riguardare. Il primo passo per prendere parte a questa consapevolezza è ricordare che questo fenomeno esiste, che questo inferno è presente, che questa è un’isola che c’è e purtroppo è ben diffusa.

Anche quest’anno, la Caritas entra nelle scuole proponendo il laboratorio IL CORAGGIO DELLA LIBERTÀ per parlare ai ragazzi, il futuro della nostra città, e raccontare storie, quelle vere, che almeno una volta nella vita bisogna ascoltare. E ancora oggi la Caritas Diocesana è impegnata nel progetto Zona Franca che mira a dare supporto, rifugio e accoglienza alle donne in fuga da questo meccanismo diabolico di assoggettamento e sfruttamento. L’8 febbraio ricorre la Giornata Internazionale contro il Traffico di Esseri Umani, in occasione della ricorrenza di Santa Bakhita; il Tavolo Tratta, di cui la Caritas diocesana fa parte, propone numerose iniziative, eventi e occasioni di informazione su questo tema. Momenti di formazione per operatori e volontari, incontri pubblici di conoscenza e di scambio.

Tutti i dettagli e le informazioni sono disponibili sul nostro sito www.caritasbiella.it, sul sito del tavolo migranti di Biella www.tavolomigrantibiella.it, e sulle nostre pagine social.

Ci auguriamo che questa occasione rappresenti per te un primo passo per conoscere, accorgerti e avvicinarti a lei. Perché ricordati che, anche se non è tua figlia, tua sorella o la tua migliore amica, lei conta!