Parrocchie Solidali: Santo Stefano

La parrocchia di Santo Stefano da sempre, grazie alla lungimiranza di don Giuseppe Macco e di don Carlo Gariazzo, insieme all’impegno di tanti laici, esprime una vera vocazione alla carità.

Tra le mura dell’Oratorio ha mosso i primi passi quella che poi diventerà la “Mensa di condivisione Pane Quotidiano” di via Novara, troppo spesso sbrigativamente denominata “mensa dei poveri”.

Molti progetti portati avanti con perseveranza mese dopo mese, per anni, “progetto Gemma” a sostegno della vita nascente in collaborazione con il Centro Aiuto alla Vita; “progetto adotta una famiglia” per sostenere tante persone attraverso la parrocchia e la Conferenza San Vincenzo di Santo Stefano.

In casa parrocchiale don Carlo, nell’anno 2000, volle la Casa Famiglia San Michele dell’Associazione Comunità Giovanni XXIII che continua la sua presenza in fraternità con noi sacerdoti. Anche tra i giovani possiamo ritrovare qualche segno di questa attenzione: sono loro – attraverso Hope Club – che ci hanno indicato la presenza del campo Sinti, della problematica (infinita) del carcere, ecc…

A Santo Stefano, grazie alla collaborazione de La Rete e di Caritas Diocesana, più di dieci anni fa, è nato l’Emporio di Solidarietà. In questi anni è emerso come un progetto caritativo decisivo per la comunità parrocchiale.

L’Emporio risponde al bisogno essenziale di ogni uomo e donna: il cibo. Nella nostra città questo diritto non è per tutti. Decine di situazioni – ogni giorno – bussano alla porta dell’Emporio. Certo, è necessario l’ascolto, il discernimento, decisioni spesso non facili per i volontari, ma questa è la realtà con cui è bene fare i conti. Questo accade nella nostra Città. Ed è il segnale di uno squilibrio che si sta aggravando sempre di più. Immigrati e italiani, persone sole e famiglie, anziani, minori …

L’Emporio è un luogo dove tante esperienze si incontrano. Persone aiutate che si ritrovano tra i volontari. Volontari della più diversa estrazione. Ragazzi del catechismo e giovani. Qualcuno mandato dalla scuola per rimediare a un comportamento non sempre corretto… Dipendenti di importanti ditte biellesi che decidono di fare dell’Emporio il loro luogo di volontariato. Come abbiamo detto più volte l’Emporio è uno dei luoghi più sinodali della nostra parrocchia!

L’Emporio è un luogo di interiorità. Sembrerebbe tutt’altro, eppure una dimensione vera e autentica di servizio non può non farti crescere “dentro”, rivedere stili di vita, abitudini decisamente borghesi… Sentire la necessità bruciante di avere occhi per vedere, amare e non solo – superficialmente – guardare.

L’Emporio è un luogo di ascolto. Potrebbe diventare sempre di più, certo. Questa forse è la sfida più grande! Perché dietro a ogni richiesta di aiuto c’è sempre un volto e dietro un volto c’è una storia spesso carica di sofferenze.

In questi mesi l’Emporio ha lasciato la sede in via Orfanotrofio 18 per trovare ospitalità in Oratorio (dietro le Poste Centrali). Come sempre la burocrazia italica è venuta a complicare un’opera di manutenzione molto immediata al fine di rendere più belli e accoglienti i locali dell’Emporio.

La presenza dell’Emporio in Oratorio pone, del resto, al centro della vita della nostra comunità una chiara esigenza di carità e condivisione, lasciando risuonare le parole dell’apostolo Giacomo: “la fede se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta”. 

don Paolo Boffa Sandalina

parroco di Santo Stefano – Biella