Farmaci in Libano: lontani ma vicini

POVERTA’ SANITARIA: lontani ma vicini.

“…i libanesi stanno lottando per sopravvivere fra mancanza di medicine (farmaci essenziali e salvavita), penuria cronica di carburante ed energia elettrica….”

Cesar Essay – Vicario Apostolico di Beirut dei Latini.

La Caritas diocesana di Biella con il progetto “Fra Galdino – salute” è accanto alle tante persone che nel biellese faticano ad acquistare alcuni farmaci essenziali ma non dimentica i  “lontani”. Prima di  Natale sono arrivati infatti i primi cinque bancali di medicinali a Beirut: sono il risultato di un progetto di cooperazione tra Italia e Libano nato dopo i numerosi appelli ricevuti oltre che dal Vicario Apostolico di Beirut, anche da esponenti delle Nazioni Unite e dell’OMS, da medici ed operatori libanesi.Gli appelli hanno generato una rete crescente di solidarietàabbattendo differenze confessionali e sociali ed è cosìnata una catena di sostegno a cui abbiamo aderito come Caritas in collaborazione con il Dott. Younes Harouny, medico Libanese in servizio in medicina interna-malattie infettive presso l’ospedale di Biella e promotore del progetto. Si è creato un gruppo permanente whatsapp, una rete tra Italia e Libano ed è nato il progetto “Un ponte per il Libano”nella quale abbiamo iniziato a mettere in comunione sia bisogni, sempre crescenti, che risorse.Con l’aiuto anche della Fondazione del Banco Farmaceutico, del movimento dei Focolari, di medici e farmacisti volontari stiamo raccogliendo farmaci di tutti i generi ma in particolare quelli per malattie croniche (solitamente quelli che in Italia sono a carico del Servizio Sanitario), che vengono poi catalogati e inviarti a Loppiano (FI), cittadella internazionale del movimento dei Focolari: dall’aeroporto di Pisa i bancali con i farmaci partono con i voli dell’aeronautica Militare a supporto della missione di pace delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL). La Croce Rossa libanese è riuscita ad ottenere l’esenzione delle elevate tasse doganali da pagare e le associazioni che a Beirut si occupano di sostegno ai malati ,la rete “Fraternitè” (Aventure de la Charité (ADLC), LIBan-AMItié/Libami, Epsilon, Barbara Nassar for Cancer Patient Support, IRAP, Vicariat Apostolique-Social Service), aiutati da medici volontari, ha iniziato a censire nei quartieri i bisogni dei pazienti fragili e più poveri, occupandosi anche della distribuzione dei farmaci raccolti. A Biella il dott. Harouny ha inviato un appello a tutti i medici e farmacisti per raccogliere farmaci inutilizzati (campioni, farmaci che i pazienti non assumono più)da portare presso l’Ufficio Caritas in Via Seminari 9a Biella.

Chiunque avesse farmaci non scaduti ma che non servono più può portarli direttamente all’indirizzo sopra indicato dal LUNEDI’ al VENERDI’ dalle 9,00 alle 12,30 o il SABATO MATTINA (è aperta la portineria del Seminario dove si possono lasciare), oppure contattare la Dott. Anna Fogliano della Caritas diocesana Biella ( 015 22721 int 233 al mattino) per accordarsi.

La speranza è che l’aiuto solidale di tanti fratelli che si è sviluppata dal basso tra cittadini di diversi Paesi sia non solo un aiuto ai libanesi alle prese con una crisi politica, sociale ed economica ma aiuti anche a far crescere una coscienza civica e comunitaria solidale come esempio di cooperazione tra popoli e governi.