Giornata mondiale dei poveri 2024
Ci siamo sentiti una famiglia: ma è già Natale?
Questa è la frase che abbiamo maggiormente sentito durante il pranzo in Seminario organizzato dalla nostra Caritas Diocesana ed offerto dal ristorante “Il Caminetto” di Oropa in occasione della giornata mondiale dei poveri. Erano in molti, quelli che da anni conosciamo e abbiamo accolto in momenti di difficoltà, persone che abbiamo visto ricadere e un po’ per volta rinascere, uomini soli che per mille motivi si sono ritrovati in strada, donne abusate e poi abbandonate, stranieri in cerca di un futuro migliore o donne lontane dai loro figli per curare anziani delle nostre famiglie. Sono stati invitati uno per uno, come si fa con gli amici, tra persone che si vogliono bene e vogliono condividere qualcosa di bello: e non è stato solo bello, è stato meraviglioso! 140 amici tra ospiti, volontari, vicini, che si confondevano con camerieri professionali e operatori sociali seduti al tavolo, non per accudire o indirizzare, ma per condividere un’esperienza e parlare del più e del meno come noi diamo per scontato in famiglia quando si è a tavola insieme.
Ognuno di noi si è sentito coccolato e ricoperto di attenzioni
Un pranzo ricco e curato, da festa, frutto del dono di altre persone che hanno sentito la bellezza del poter costruire un momento così. Grazie per questo a Pierangelo e Silvana, ai loro cuochi e camerieri, che ci hanno offerto un pranzo in cui tutto era curato nei minimi dettagli, l’atmosfera gioiosa e calda e ognuno di noi si è sentito coccolato e ricoperto di attenzioni. “Sembra Natale!”, ha detto una donna dell’equipe professionale che ha gratuitamente lavorato all’evento.
La fraternità è possibile
Lo ha detto con ragione, tutti i partecipanti lo hanno sentito, tra un abbraccio, uno sguardo sereno e una risata. Gli ospiti presenti che il mondo abitualmente già classifica poveri, tutti gli altri, ugualmente presenti, che sanno in fondo di esserlo davvero comunque, poveri. Si è sentito che la fraternità è possibile, che il dono può prevalere sul calcolo, l’uguaglianza sulla differenza, il piccolo valere più del grande, il perdono sul giudizio, la gratuità sul merito, la comunità sull’immunità, l’amore sull’odio.
Può sembrare una cosa da poco, ma Papa Francesco ha voluto che la giornata mondiale dei poveri precedesse di una sola domenica l’avvio dell’Avvento, che è tempo dell’attesa piena di speranza. Il legame tra i due momenti, tra loro così vicini, è così apparso evidente.
Per essere felice non può fare a meno di amare
La meraviglia del cristianesimo in fondo forse sta proprio qui. In un Dio che, a differenza di rappresentazioni religiose che insistono sulla sua grandezza e onnipotenza, si fa piccolo, si spoglia, si incarna, condivide la vita con noi, “non considerando un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio”. E’ il Natale. Il rivivere la scelta dell’Amore. Di un Dio che non può fare a meno di noi. Di ciascuno di noi, che per essere felice non può fare a meno di amare. Il resto in fondo è davvero essere poveri.