Ripensare il lavoro
Il lavoro rimane ancora la preoccupazione maggiore di molte persone e famiglie. La sua mancanza incide pesantemente sulla qualità della vita e delle possibilità di sviluppo e di crescita. Nonostante le notizie di alcuni miglioramenti nella crescita di posti disponibili, rimane una situazione con molti, troppi lati negativi, che vanno superati: come la disoccupazione giovanile, o quella di persone che hanno superato la cinquantina, esiste ancora un uso della mobilità che è una perdita concreta di impiego, esiste lavoro nero o non regolare che produce sfruttamento, soprattutto per gli stranieri e i richiedenti asilo. Ci sono soluzioni a queste carenze? Penso che molto dipenda da un rinnovamento della coscienza e della concezione del lavoro stesso, da una più ampia partecipazione alle decisioni tramite consultazione degli operai, da una ridata dignità del lavoro che non è esclusivamente finalizzato al guadagno economico o all’occupazione del tempo, ma è parte della esistenza e della solidarietà tra persone.
don Giovanni Perini