Poi ci si fa tutto a tutti

Missione e carità, un binomio inscindibile, a patto che si intenda la carità come la testimonianza dell’amore di Dio per le sue creature.

Quindi, non si tratta di andare a costruire case, chiese, ospedali, scuole: la missione è rendere presente in mezzo agli uomini la grandezza dell’amore di Dio.

È una vocazione comune alla quale siamo chiamati sulla base del nostro battesimo.

Poi si costruisce, poi ci si inventa tutti i modi possibili… poi ci si fa tutto a tutti.

Il santo padre Francesco ci invita a celebrare l’ottobre missionario in modo “straordinario”, facendo memoria di un documento che ridava ai missionari usciti da un conflitto mondiale la forza di andare senza bisaccia, senza bastone, senza sandali, senza denari, a portare ciò che era assolutamente indispensabile.

Non la nostra cultura, le nostre usanze, il nostro modo solito di vivere, ma la capacità di immergersi in realtà nuove, portatrici anch’esse dei riflessi dell’amore di Dio.

Liberi dalle tentazioni del colonialismo, si cercava attraverso la povertà materiale di essere essenziali e di mettersi in ascolto di chi si vuole raggiungere.

Questo messaggio di cento anni fa continua a essere valido ancora oggi: mettiamoci in cammino verso i più poveri, che ci testimoniano la presenza del Signore.

padre Roberto Melis

direttore del Centro Missionario Diocesano di Biella