Ottobre missionario
Giovani. Voglia di impegno. Visione della realtà amplificata dall’esperienza della pandemia. Testimonianza e Profezia. Ottimi ingredienti per non restare con le mani in mano. Dunque: SI PARTE! Non si ri-parte! Non ci siamo mai fermati, anzi, in questo tempo di contatti personali diradati, sono aumentate le occasioni di incontro. Senza fare gli schizzinosi o i super dipendenti dalle tecnologie, abbiamo intrattenuto relazioni con tutto il mondo missionario che conosciamo. Momenti di scambio di opinioni, di notizie, di preghiera con in mezzo un oceano della grandezza di una vasca da bagno. Questo capita con i missionari sparsi in tutto il mondo, le difficoltà diminuiscono perché aumenta la voglia e il desiderio di comunicare che vale più di tutti i corsi di lingue che potremmo frequentare. Forse abbiamo imparato anche un po’ ad ascoltare. Certo non siamo più quelli di prima e neppure vorremmo tornare ad esserlo. Noi siamo ciò che viviamo al presente più le esperienze che abbiamo fatto, ma aperti e pieni di speranza per il futuro. L’annuncio del Cristo risorto che, per suo stesso comando risuona nel Vangelo, deve giungere sino ai confini del mondo. Non ci carichiamo sulle nostre spalle il peso del peccato di questo mondo. È il Signore che, agnello mansueto, conduce verso la salvezza, una umanità disorientata. Non facciamoci travolgere da idee negative, rigurgiti nauseanti di miriadi di notizie, per lo più assolutamente negative, diventiamo testimoni e profeti della buona notizia.
Padre Roberto Melis
Centro Missionario Diocesano di Biella