La povertà in Italia secondo Caritas
La povertà in Italia secondo Caritas
Presentato il rapporto 2022 insieme al Bilancio sociale di Caritas Italiana
Si è svolta nelle scorse settimane la presentazione congiunta del Bilancio sociale 2022 e del primo Report statistico nazionale sulle povertà dal titolo “La povertà in Italia secondo i dati della rete Caritas”.
Il Report statistico segna poi una novità assoluta per Caritas Italiana, che per la prima volta sceglie di presentare già a giugno, invece che nella tradizionale Giornata mondiale di lotta alla povertà del 17 ottobre, i dati riferiti al 2022 raccolti nei Centri di Ascolto e servizi Caritas.
L’analisi che ne emerge fornisce quasi in tempo reale la situazione delle 255.957 persone che nel corso del 2022 si sono rivolte ai Centri d’ascolto diocesani e parrocchiali in rete con la raccolta dati. Emerge un aumento del 12,5% delle persone ascoltate rispetto all’anno prima, anche per effetto, ma non solo, dell’accompagnamento dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.
Un altro aspetto sottolineato è la multidimensionalità della povertà, ossia il fatto che chi si rivolge ai servizi Caritas vive una situazione di povertà a causa di più motivi concomitanti e manifestando due o più ambiti di bisogno. In questo senso prevalgono, come di consueto le difficoltà legate a uno stato di fragilità economica, i bisogni occupazionali e abitativi; seguono i problemi familiari (separazioni, divorzi, conflittualità di coppia), le difficoltà legate allo stato di salute (disagio mentale, problemi oncologici, odontoiatrici) o ai processi migratori. I dati dicono anche di una “cronicizzazione della povertà”, riportandoci ad una situazione pre- pandemia.
Sempre all’interno del Report è riportato l’esito di una articolata analisi statistica che ha consentito di estrapolare cinque profili o cluster di beneficiari (i vulnerabili soli, le famiglie poveri, i giovani stranieri in transito, i genitori fragili e i poveri soli), andando oltre la semplice analisi descrittiva delle tante variabili a disposizione nella banca dati Caritas.
“I dati sono importanti – ha sottolineato don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana -, ma lo sono ancora di più le persone. Occorre ripartire ai poveri e dalle loro priorità e bisogni, che come abbiamo visto possono essere molteplici e complessi, più che concentrarci sulle sole azioni”.
Il Bilancio Sociale Caritas , invece, riferito alle attività nel 2022, rende conto – in una logica di trasparenza – dell’utilizzo delle risorse a disposizione e dell’impatto pedagogico, sociale e di sostenibilità di quanto operato da Caritas Italiana, in ordine al proprio mandato e alla promozione dello sviluppo umano integrale. A partire dal quadro degli interventi realizzati e dei bisogni rilevati sono stati poi messi in rilievo alcuni focus.
In particolare sulle persone anziane, con l’impegno a costruire un nuovo modello di assistenza e lo sviluppo di reti solidali; sui giovani, con l’accentuarsi di una povertà educativa dovuta anche alla mancanza di opportunità di formazione, di crescita, di coltivazione dei propri talenti nelle nostre comunità e di una povertà intergenerazionale, con il rischio molto alto di rimanere intrappolati in situazioni di vulnerabilità economica, per chi proviene da un contesto familiare di fragilità; sulle donne, che hanno risentito pesantemente degli effetti della pandemia a livello globale. Un focus specifico è stato dedicato anche alla guerra in Ucraina e all’impegno Caritas a livello nazionale e internazionale.
Il Bilancio sociale 2022 e il Report statistico nazionale sulle povertà sono disponibili in versione integrale su www.caritas.it