I corridoi umanitari

Il 31 gennaio è arrivato a Fiumicino l’ultimo gruppo di profughi nell’ambito del Protocollo di intesa con lo Stato italiano, firmato dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana che agisce attraverso Caritas Italiana e Fondazione Migrantes) e dalla Comunità di Sant’Egidio, per sostenere ingressi legali e sicuri.

Si tratta di 85 persone, soprattutto provenienti dal Corno d’Africa, accolte in una quindicina di Diocesi in tutta Italia. Tra di loro ci sono vari nuclei familiari e una decina di bambini, la più piccola di nemmeno un anno.

A Biella, in particolare, sono ospitate la moglie e le due figlie di un giornalista eritreo perseguitato, che saranno ospiti di un alloggio messo a disposizione dalla Parrocchia di San Paolo.

Il Protocollo ha consentito finora il trasferimento dall’Etiopia di 500 profughi in due anni, grazie anche all’intervento di diocesi, parrocchie, famiglie e istituti religiosi e l’utilizzo di appartamenti privati, con il supporto di famiglie tutor italiane che si occupano di accompagnare il percorso di integrazione sociale e lavorativa di ognuno sul territorio garantendo servizi, corsi di lingua italiana, cure mediche adeguate.