Biella, alle mensa del Pane Quotidiano il pranzo è da asporto

Articolo tratto da LASTAMPA.IT

Un sacchetto con all’interno un panino con prosciutto e formaggio, a volte della carne, oppure tonno e frittata; una bottiglietta d’acqua, uno yogurt e infine un frutto. E’ questo il pranzo che, da settimane ormai, viene distribuito alle persone che si recano alla mensa del Pane Quotidiano di via Novara a Biella dai volontari dell’associazione La Rete. Gli utenti entrano nel locale uno per volta, ricevono il packed lunch e poi lasciano la mensa. I più fortunati consumano il pasto in casa, gli altri si devono accontentare della strada. Misure drastiche ma necessarie per limitare al massimo il diffondersi del coronavirus nei locali della Caritas di Biella, luogo nato proprio con l’obiettivo di unire e mettere in contatto le persone sole della città. «Il numero di chi frequenta la mensa è diminuito notevolmente – spiega il direttore di Caritas Stefano Zucchi -. Dall’ottantina di utenti che abbiamo regolarmente, ora consegnamo appena una quarantina di sacchetti col pranzo. Da sempre il motto di Caritas è che ‘la povertà sociale è più pericolosa di quella economica’: anche le persone sole però hanno capito che non bisogna uscire di casa se non è strettamente indispensabile».

Anche il dormitorio Borri di viale del Ricovero ha limitato gli accessi affinché, tra gli ospiti, venissero limitate le distanze di sicurezza. «Erano 20, ora ne ospitiamo 15: per gli altri sono state trovate soluzioni in altre strutture di Caritas – spiega ancora Zucchi -. Appena entrano, gli ospiti vanno in bagno a pulirsi con i disinfettanti, per cena viene mantenuta la distanza di sicurezza mentre negli spazi comuni, vige l’obbligo di utilizzo di guanti e mascherine». Continua la distribuzione dei pacchi alimentari presso l’emporio gastronomico di via Orfanotrofio mentre è sospesa la distribuzione abiti di via don Minzoni.