Fili d’erba nelle crepe. Risposte di Speranza
In occasione della VIII Giornata mondiale dei poveri istituita da Papa Francesco Caritas Italiana pubblica la ventottesima edizione del Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia, un lavoro che come di consueto ha l’intento di accendere i riflettori sul fenomeno della povertà, rendendo maggiormente visibili alle comunità, civili ed ecclesiali, le tante storie di deprivazione oggi esistenti. “Fili d’erba nelle crepe. Risposte di Speranza” è questo il titolo scelto per l’edizione 2024.
Mentre la povertà assoluta continua a essere su livelli record (interessa oltre 5,7 milioni di persone, quasi un decimo della popolazione italiana, in crescita ancora al Nord e tra le famiglie coi figli) , vari e multiformi fenomeni di disagio sociale si affacciano sul panorama italiano. Alcuni sono di vecchia data ma continuano a colpire in modo particolarmente allarmante. Si pensi ai problemi legati all’abitazione, un diritto da tempo negato a tante persone e famiglie, su più livelli di gravità. In altri casi, le problematiche si intrecciano ad una incompiuta o inadeguata implementazione delle risposte istituzionali; è il caso degli ostacoli che impediscono l’accesso alle misure alternative al carcere o delle barriere che limitano la fruizione delle misure di reddito minimo introdotte negli ultimi anni. Eppure, nonostante le criticità che sfaldano il nostro vissuto quotidiano, si intravedono nelle crepe dei fili d’erba verde, dei segnali di speranza, le tante risposte, opere e servizi messi in campo dalla Chiesa, dalla società civile, dall’associazionismo e dal volontariato, e che contribuiscono con il loro apporto a rendere più umano e dignitoso il nostro vivere.
« Attraverso questo strumento – scrive nell’introduzione don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana – non vogliamo offrire solo una fotografia della povertà in Italia, ma intendiamo rilanciare l’invito a guardare oltre le cifre per riconoscere l’umanità ferita che vibra dietro ogni numero. È una chiamata alla solidarietà , alla consapevolezza che ogni piccolo gesto, ogni passo verso l’altro, può fare la differenza».
I dati relativi alla povertà nel Biellese contenuti in www.osservabiella.it e l’esperienza derivante dalla vicinanza quotidiana ai chi è in difficoltà delle centinaia di volontari legati a Caritas operanti sul territorio confermano la rilevanza e complessità del fenomeno.
La povertà cresce più lentamente, ma inesorabilmente da anni sul nostro territorio. Le cause che la generano sono per lo più strutturali e non solo locali, legate all’aumento delle diseguaglianze e al nostro modello socio- economico, nonché ad una sorta di consolidata cronicità ed “ereditarietà” della povertà. Occorrerebbe provare ad investire sempre più sui “capitali” delle persone in chiave preventiva ed inclusiva (scuola, formazione, relazioni, accompagnamento, lavoro) più che sui “flussi” della pur necessaria “assistenza” economica e materiale. Il ruolo civile e solidale delle comunità e la loro attenzione e consapevolezza può in questo essere un fattore positivo e determinante.
Direttore Caritas Biella Stefano Zucchi