Spirito e Carità

Spirito e Carità

Il legame che esiste tra lo Spirito e la Carità- Amore è circolare. Uno rimanda e fluisce nell’altro e il secondo nel primo. È quello che ci annuncia san Paolo al capitolo 8 della lettera ai Romani. Se si rompe questo legame si falsificano sia l’uno e che l’altro. Lo Spirito allora diventa una emozione facile da confondere con quello che noi percepiamo. Per questo la Scrittura non ci dà mai una definizione dello Spirito, ma ne indica la presenza in noi attraverso l’azione che ci spinge a fare.

La stessa immagine simbolica della colomba richiamo il leggere fruscio delle sue ali, il vento e l’alito con cui i credenti hanno parlato dello Spirito. L’azione che diventa stile, pratica mai conclusa, prodotta dallo Spirito è appunto l’amore: per Dio e per gli altri. Questa duplice forza dello Spirito e dell’Amore, quando è accolta ha la capacità di trasformare la vita di ognuno e dell’intera chiesa e umanità. Ci porta fuori da ogni esclusivismo, da ogni ristrettezza mentale, da ogni chiusura, da ogni paura, perché “nell’Amore non c’è timore”. Da come vanno le cose dovremmo dedurre che c’è carenza di Spirito nella nostra storia, perché c’è carenza di amore. Le lotte e l’odio dentro e fuori la chiesa non indica chi ha ragione o torto, ma un massiccio rifiuto di amare l’altro come noi stessi, segno sicuro che lo Spirito abita in noi. C’è un altro importante indizio biblico che illumina la figura dello Spirito: è normalmente connotato con un genitivo, è lo Spirito di Dio o di Gesù. Questo dice che non ci appartiene, non possiamo appropriarcene (del resto come di Dio e di Gesù), manifesta la grande libertà di Dio che infatti, sempre secondo la Scrittura lo invia non solo sui suoi discepoli, ma anche su quelli che non lo seguono, su pagani, non credenti, altri credenti. Per questo motivo rifiutare la storia, il tempo, la novità che irrompe come profezia, sempre fuori dai nostri schemi equivale a rifiutare l’aprirsi di un altro modo di vivere e di pensare e di agire che vanno oltre le nostre piccole abitudini nelle quali sovente siamo tentati di rinchiudere la nostra fede.

Don Giovanni