Liberare perdonando

Liberare perdonando: storie di incontri impossibili

L’evento “Liberare perdonando” si terrà sabato 14 maggio alle 21 a Città Studi. Saranno nostri ospiti Agnese Moro, Adriana Faranda e padre Guido Bertagna.

L’evento è organizzato dal Tavolo carcere di Biella in collaborazione con Hope Club, un’associazione di giovani appartenenti a diverse parrocchie della città, ed è patrocinato dalla Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Biella. Cogliamo l’occasione per ringraziarla per la sua attenzione al tema della detenzione e alla condizione delle persone private della libertà personale.

Liberare perdonando: di cosa parleremo

Durante la serata gli ospiti presenteranno parte della testimonianza che è stata racchiusa nel libro “Il libro dell’incontro. Vittime e responsabili della lotta armata a confronto” edito da Il Saggiatore. È un libro che “cambia la storia d’Italia. L’incontro di cui parla – fra vittime e responsabili della lotta armata degli anni Settanta – è infatti destinato ad avviare un radicale cambio di paradigma storico: non si potrà più guardare agli «anni di piombo», ai loro fantasmi e incubi, con gli stessi occhi; né si potrà tornare a un’idea di giustizia che si esaurisca nella pena inflitta ai colpevoli.

Le prime pagine ancora oggi dedicate alla lotta armata e alle stragi, le centinaia di libri pubblicati, i film, le inchieste dimostrano non tanto un persistente desiderio di sapere – comunque diffuso, anche a causa di verità giudiziarie spesso insoddisfacenti –, ma anche e soprattutto un bisogno insopprimibile di capire, di fare i conti con quel periodo, fra i più bui della nostra storia recente.

È proprio muovendo dalla constatazione che né i processi né i dibattiti mediatici all’insegna della spettacolarizzazione del conflitto sono riusciti a sanare la ferita, che un gruppo numeroso di vittime, familiari di vittime e responsabili della lotta armata ha iniziato a incontrarsi, a cadenze regolari e con assiduità sempre maggiore, per cercare – con l’aiuto di tre mediatori: il padre gesuita Guido Bertagna, il criminologo Adolfo Ceretti e la giurista Claudia Mazzucato – una via altra alla ricomposizione di quella frattura che non smette di dolere; una via che, ispirandosi all’esempio del Sud Africa post-apartheid, fa propria la lezione della giustizia riparativa, nella certezza che il fare giustizia non possa, e non debba, risolversi solamente nell’applicazione di una pena.

Durante la serata “Liberare perdonando” entreremo in questo incontro che accosta alle vive voci dei protagonisti, alle lettere che si sono scambiati negli anni, alle loro parole fragili, pronte al cambiamento, alla loro ricerca di una verità personale e curativa che vada oltre la verità storica e sappia superare ogni facile schematismo. Perché solo cercando insieme la giustizia, la si può, almeno un poco, avvicinare..