Il cuore oltre il progetto
Guerre, carestie, disastri naturali, sfruttamenti insensati di materie prime, fame, sete, mancanza di medicinali e vaccini, rincari di tutti i tipi, povertà a vari livelli, mancanza di istruzione ed educazione, solitudine, odi politici e privazioni delle libertà. Chi è arrivato fino a questo punto potrebbe pensare ad una brevissima sintesi delle principali notizie riportate dai mas media. Verrebbe voglia di rinchiudersi in sé stessi e cercare di isolarsi il più possibile da un mondo così brutto e inospitale. Ma come un piccolo fiore che spunta nel deserto, anche quest’anno le proposte della Quaresima di Fraternità, per aprirci ad un mondo che soffre, ma che non perde la speranza di una vita migliore. Tutti noi siamo chiamati a sostenere i nostri fratelli e sorelle che vivono situazioni difficili con la consapevolezza che chi va verso l’altro va anche verso l’Alto. Non possiamo infatti scindere queste due dimensioni che si richiamano: l’amore verso i fratelli e le sorelle e l’amore per Dio. L’uno è la prova dell’altro. Sono tante le richieste che, come Centro Missionario, abbiamo ricevuto. Alcune le sottoponiamo alla vostra attenzione tramite i progetti dei quali abbiamo tracciato un breve spiegazione, ma ancora di più sono le richieste che ci arrivano da tante parti del mondo e che riempiono il nostro cuore di ansia e tristezza perché conosciamo quelle situazioni per averle visitate e vissute. Qui trova senso il titolo di questo articolo: “IL CUORE OLTRE IL PROGETTO” perché grazie alla generosità che non è mai mancata, ci impegneremo come sempre a far giungere velocemente gli aiuti ricevuti ai progetti che vi abbiamo presentato, ma anche a non far mancare il sostegno ad altre realtà ugualmente bisognose. In un clima sinodale, vogliamo scegliere come compagni di viaggio i fratelli e le sorelle povere, perché in mezzo ad essi ha preso la sua dimora il Signore Gesù. Buon Cammino Quaresimale tenendo alto lo sguardo verso la Luce della Resurrezione.
Il Direttore del Centro Missionario
Padre Roberto Melis
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