Zona Franca
Nel mese di febbraio, in cui ricorre la Giornata Mondiale di Preghiera e Riflessione contro la Tratta di persone, condividiamo un progetto concreto di sostegno a favore delle tante, troppe persone che ancora oggi sono schiave e vittime della nostra società. Una casa per restituire un po’ di umanità a chi è stato disumanizzato.
Nasce ZONA FRANCA – il progetto di protezione e accompagnamento rivolto a donne potenziali vittime di tratta
“Incoraggio quanti sono impegnati ad aiutare uomini, donne e bambini schiavizzati, sfruttati, abusati come strumenti di lavoro o di piacere e spesso torturati e mutilati. Auspico che quanti hanno responsabilità di governo si adoperino con decisione a rimuovere le cause di questa vergognosa piaga. Ognuno di noi si senta impegnato ad essere voce di questi nostri fratelli e sorelle, umiliati nella loro dignità”.
Papa Francesco
Nel dedicare particolare sforzi alle fragilità in senso lato, nel corso del tempo, la Caritas Diocesana di Biella ha sempre più riservato un’attenzione speciale alla tematica delle donne (in uscita da situazioni di violenza, senza dimora, in percorsi di reinserimento nella società), lavorando all’interno del coordinamento degli enti del terzo settore impegnati nell’accoglienza, ha spesso coordinato o gestito direttamente progetti esclusivamente nati in favore della protezione e dell’accompagnamento di donne in difficoltà (ne è un esempio il condominio solidale Casa Torrione).
In questo senso, da alcuni anni, Caritas è impegnata in attività di informazione e sensibilizzazione sul tema del traffico di esseri umani, con particolare focus sul fenomeno di sfruttamento sessuale; in concreto, nell’ambito dei progetti di accoglienza, Caritas ha promosso negli anni una partnership privilegiata e approfondita con la Cooperativa Sociale Maria Cecilia. Da questa relazione efficace e stretta collaborazione nasce lo sportello antitratta, gestito dalla Cooperativa Sociale Maria Cecilia insieme a Caritas, attivo un giorno a settimana con azione di front office e volto a una prima analisi dei bisogni, della situazione legale e sanitaria, alla valutazione preventiva del rischio e ad un primo orientamento ai servizi presenti sul territorio per soddisfare le necessità di emergenza della persona che si rivolge allo sportello, che spesso intercetta potenziali o presunte vittime di tratta.
Da qui, per dare una risposta concreta e immediata ai bisogni emersi, nasce ZONA FRANCA, un alloggio protetto con indirizzo segreto, per l’accoglienza immediata di donne, singole o mamme con figli, spesso provenienti direttamente dalla strada e in cerca di aiuto e protezione. Nella struttura protetta destinata al progetto, si lavora per la messa in protezione delle donne, spesso in fuga da situazioni di violenza e segregazione, per offrire sostegno al fine di regolarizzare la propria situazione legale e sanitaria e soprattutto per sostenere loro nel difficile percorso di allontanamento dalle reti criminali che le hanno assoggettate. Per ognuna si individua un progetto ad hoc, in cui proseguire il cammino avviato verso l’autonomia e la libertà.
Si prevede il coinvolgimento di volontarie, adeguatamente formate, per facilitare l’integrazione e il reinserimento nella società di queste persone trascinate nell’inferno a cui è nostro dovere restituire un po’ di speranza e dignità.