Il Tè delle cinque
Obiettivo del progetto “Il tè delle cinque” è quello di creare uno spazio di socializzazione in orario pre-serale per i frequentatori dell’Emergenza Freddo e dei dormitori, così da venire incontro alle esigenze di riparo di chi vive in strada, almeno nel periodo invernale, e contemporaneamente favorire la nascita di relazioni positive.
Il progetto prevede, pertanto, l’apertura di un spazio per due ore al giorno, con la presenza di alcuni volontari.
Questo spazio vuole essere un punto di incontro in cui le persone possano trascorrere del tempo in tranquillità, in un ambiente accogliente e rilassato, con la possibilità di condividere una bevanda calda e di partecipare, se lo si desidera, ad alcuni momenti di socializzazione, come ascolto di musica, visione di un film concordato e quanto la fantasia farà nascere.
Ecco la testimonianza di Alberto, volontario, al termine dei tre mesi di progetto:
“Per le persone che vivono per strada, le ore più difficili della giornata sono senza dubbio quelle del tardo pomeriggio: il sole è tramontato, il vento sferzante passa attraverso le giacche, il freddo si fa decisamente sentire, ed un conforto è sempre più che gradito. In collaborazione con il progetto Emergenza Freddo, è nato il punto di ritrovo del “Tè delle cinque”, un luogo riscaldato con distribuzione di bevande calde con dolci (biscotti e panettone) per passare due ore in compagnia, con la possibilità di giocare anche a carte, nell’attesa dell’apertura dei dormitori. Principalmente gli ospiti fissi sono stati, fin dall’apertura a metà dicembre, i ragazzi pakistani poi, con il passare del tempo e, soprattutto, del passaparola, sono arrivate sempre più persone. Per descrivere l’esperienza del “Tè delle cinque”, mi permetto di utilizzare tre parole chiave: disponibilità, condivisione e rispetto. Disponibilità da parte di volontari ed ospiti per collaborare insieme, dando un aiuto e un sollievo, accogliendo tutti con un bel sorriso; condivisione nello stare uniti in un unico posto, raccontando le proprie esperienze e divertendosi insieme; rispetto reciproco, perché ti fa dare la giusta attenzione alle persone che incontri, accorgendoti degli altri, eliminando qualsiasi tipo di indifferenza. A nome di tutti i volontari che abbiamo partecipato, ringrazio per l’opportunità che mi è stata data di aver fatto parte di questo bellissimo progetto, con la speranza di aver dato un conforto a chi ne ha veramente bisogno. Grazie di cuore a tutti.
Alberto”