Ero Straniero – raccolta firme

Il 20 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione di oltre 60 milioni di rifugiati in tutto il mondo. A livello globale, una persona ogni 122 è oggi attualmente un rifugiato, uno sfollato interno o un richiedente asilo.

Con la Giornata Mondiale del Rifugiato l’UNHCR vuole invitare il pubblico ad una riflessione sui milioni di rifugiati e richiedenti asilo che, costretti a fuggire da guerre e violenze, lasciano i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era parte della loro vita. E soprattutto non dimenticare mai che dietro ognuno di loro c’è una storia che merita di essere ascoltata. Storie di sofferenze, di umiliazioni ma anche storie di chi vuole ricominciare a ricostruire il proprio futuro.

Nel Biellese, a partire dal Tavolo Migranti promosso dal Centro Territoriale per il Volontariato, come associazioni e organizzazioni del territorio biellese ci siamo fatti promotori di una serie di eventi diffusi sul territorio di incontro, di confronto e di scambio coi migranti. E’ stata l’occasione di conoscerli in prima persona, per andare oltre i muri che tutti noi abbiamo dentro e costruire assieme un mondo di pace, sicurezza e giustizia per tutti.

LA RACCOLTA FIRME
E’ ancora attiva nei Comuni di Biella, Trivero, Cossato, Cavaglià e Mongrando la raccolta firme “Ero straniero – L’umanità che fa bene”. Si tratta di un’iniziativa di legge popolare per superare la legge Bossi – Fini e cambiare le politiche sull’immigrazione puntando su inclusione e lavoro.
La legge di iniziativa popolare dal titolo “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari” propone:
– un’accoglienza diffusa in realtà di piccole dimensioni sul modello Sprar, investendo su integrazione e lavoro;
– regolarizzazione su base individuale degli stranieri integrati, anche nel caso di richiedenti asilo dinieghi, a fronte di un’attività lavorativa o di formazione, di legami famigliari, sul modello spagnolo del “radicamento”;
– canali diversificati di ingresso per lavoro, a partire dall’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per ricerca occupazione.
Qui la sintesi delle proposte.