Vitamina BI – Tutta l’energia del bene

«Ho la gioia di annunciare un anno mariano speciale, che inizierà con la festa di Cristo Re dell’Universo il 24 novembre di quest’anno e si concluderà il prossimo anno, l’8 settembre 2020. Sarà con gioia uno speciale anno dedicato all’incoronazione della Vergine Maria quando saliremo ad Oropa, per compiere questo grande atto di omaggio e di fede a Maria». L’annuncio del vescovo Roberto Farinella, sabato sera in piazza Duomo a Biella, al termine di una giornata, da lui definita “memorabile”. E che sia stato qualcosa di eccezionale l’hanno sancito quelle oltre mille persone che in serata hanno partecipato alla veglia di Pentecoste dopo aver dato vita nel pomeriggio all’atteso evento denominato Vitamina Bi – Tutta l’energia del bene. «Carissimi fratelli e sorelle – ha esordito monsignor Farinella – desidero innanzitutto dire la bellezza del volto di questa piazza questa sera che è rappresentata da tutti voi. Vi saluto con affetto e uno speciale saluto rivolgo a monsignor Gervasio Gestori, vescovo emerito di San Benedetto del Tronto – Ripatransone e Montalto, che riveste incarichi per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le chiese e che ha voluto partecipare a questa veglia, e con lui tutti i sacerdoti e i religiosi e gli amici venuti anche da altre Diocesi». “Non stancatevi di continuare ad infondere speranza”. Nelle parole del vescovo la proposta di una riflessione sul mistero della Pentecoste: «La Chiesa conosce innumerevoli “pentecoste” che vivificano le comunità locali: pensiamo alle liturgie, in particolare a quelle vissute in momenti speciali per la vita della comunità come le cresime, nelle quali la forza di Dio è percepita in modo evidente infondendo negli animi dei nostri giovani gioia ed entusiasmo. Questa sera – ha aggiunto – viviamo un momento importante nel quale tutti giungiamo con la gioia nel cuore per aver collaborato a rendere manifesto quello che lo Spirito del Signore suscita nel cuore delle persone e di interi gruppi che vivono il bene in mezzo a noi, nel silenzio. Cari cercatori, cari amici: avete aderito all’iniziativa VitaminaBi, tutta la forza del bene, oggi abbiamo ammirato tutto questo sforzo; non stancatevi di continuare ad infondere speranza nel cuore delle persone che incontrate perché come dice l’antico adagio: fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce, ebbene sappiamo che quella foresta anche adesso sta crescendo grazie ad ogni vostro gesto di amore». Tante “pentecoste” si compiono nella Chiesa, il vescovo ha così fatto riferimento anche ai «tanti convegni di preghiera, ai momenti di missione, alla gioia della vita comunitaria condivisa al centro estivo o in oratorio, nei quali i giovani sentono chiaramente la chiamata di Dio a radicare la loro vita nel suo amore, anche consacrandosi interamente a Lui». “Non c’è alcun peccato che non sia perdonato”. Proprio ai giovani, monsignor Farinella si è rivolto invitandoli a seguire il Signore: «non tiratevi indietro andate da Lui, fatevi accompagnare dai vostri sacerdoti, guardate con amore Cristo ed Egli vi indicherà la strada per camminare con i fratelli. Non c’è alcun peccato che non sia perdonato. Lo Spirito Santo scendendo come fuoco vivo illumina le nostre coscienze, arde nel nostro cuore e brucia tutto ciò che è secco. Se nel vostro cuore vi sono fatiche, brutture, paure, aprite il cuore a Cristo, invocate il suo perdono ed Egli vi darà la sua pace. Fate una confessione frequente, vivete nel mondo, ma non siate del mondo: per questo vi invito a coltivare nell’umiltà una vera vita di preghiera». Quella rinnovata Pentecoste. Riflettendo ancora sul mistero della Pentecoste, il vescovo ha sottolineato che non c’è Chiesa senza Pentecoste. E non c’è Pentecoste senza la Vergine Maria. In ogni luogo e in ogni tempo. Ha così affermato: «Ne siamo testimoni ogni volta che saliamo al Santuario di Oropa. Che cosa vive, infatti, quell’immensa moltitudine di pellegrini, in un santuario mariano, dove tutti siamo un cuore solo e un’anima sola? È una rinnovata Pentecoste. In mezzo a noi c’è Maria, la Madre di Gesù. È questa l’esperienza tipica dei grandi Santuari mariani o anche di quelli più piccoli anche nel nostro territorio: dovunque i cristiani si radunano in preghiera con Maria, il Signore dona il suo Spirito». Il “Grazie”. Nelle parole del vescovo Farinella grande gioia e il desiderio di compiere con la diocesi un autentico cammino verso il 2020, quinta centenaria incoronazione della sacra effigie della Madonna di Oropa. Infine, il grazie. «Desidero vivamente ringraziare – ha sottolineato – quanti si sono prodigati in questi giorni nell’allestire e dare vita all’iniziativa di oggi, coronamento della ricerca del bene nella nostra comunità. In particolare don Filippo Nelva, vicario per la pastorale con la Caritas e tutti i suoi collaboratori, anche tutti i ragazzi, i gruppi, le persone che hanno partecipato a questa iniziativa così significativa». Poi un saluto al vescovo emerito monsignor Gabriele Mana assente in quanto impegnato con le ordinazioni a Torino che ha inviato il suo saluto e la sua particolare partecipazione all’evento. Un sincero ringraziamento a tutte le autorità pubbliche e agli ospiti per l’aiuto e l’apporto in questo giorno. “Una giornata memorabile”. Molto apprezzate anche le esecuzioni del grande coro – 80 persone e oltre 10 musicisti – formato da coristi di varie parrocchie (che nei mesi precedenti si sono riuniti per le prove) diretto da Vitaliano Zambon. Il tutto per una giornata “memorabile” – come l’ha definita il vescovo – che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di una moltitudine di realtà e di persone.

Susanna Peraldo

Il Biellese 11/6/2019