Quaresima?

” Ecco il primo annuncio di Pasqua che vorrei consegnarvi: è possibile ricominciare sempre, perché c’è una vita nuova che Dio è capace di far ripartire in noi al di là di tutti i nostri fallimenti. Anche dalle macerie del nostro cuore Dio può costruire un’opera d’arte, anche dai frammenti rovinosi della nostra umanità Dio prepara una storia nuova”, è il forte messaggio di rinascita di Papa Francesco

Quaresima?

Il punto interrogativo a seguito del tema su cui è giusto riflettere, pone in evidenza la possibilità di pensare e sperimentare in modo nuovo o almeno diverso questa ricorrenza annuale.

La Bibbia gioca volentieri con i numeri a cui il più delle volte non attribuisce un senso quantitativo, ma di significato. 400 anni in Egitto, 40 anni nel deserto, quaranta giorni di cammino per Elia e altrettanti quelli trascorsi da Gesù nel deserto e adesso i quaranta giorni che separano il popolo cristiano dalla Morte e Resurrezione di Gesù.

Questa dimensione temporale in realtà ci rimanda ad un cammino di trasformazione, un cammino di e verso la libertà. Come quando si va in montagna si può sentire la fatica della salita che però è già sostenuta dalla gioia e dalla bellezza della visione panoramica che gusteremo sulla cima. La gioia è intima anche alla sofferenza se non è fine a se stessa. Forse per troppo tempo abbiamo coltivato pensieri e gesti di mestizia, di autoimposizioni di privazione e di sacrifici. Si può però anche pensare che il cammino ci libera dai pesi che neanche noi eravamo coscienti di portare e che davvero appesantivano la nostra esistenza.

E’ la verità di quel che diceva Gesù: la donna soffre nel partorire, ma è più grande la gioia di aver dato la vita ad un nuovo essere umano. Allora la quaresima non è tanto un accumulare sacrifici, ma imparare a vivere nella gioia, nella gratitudine, nella ricerca del bene, nelle relazioni ricostruite, nello sguardo trasparente, nella misericordia ricevuta e donata.